Kampala e Lago Vittoria

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Ultimo giorno in Uganda. Il tempo di lasciare quella meravigliosa terra era arrivato e così ne abbiamo approfittato per raggiungere le sponde dell’enorme lago Vittoria chiamato anche lago di Nyanza.

Con i suoi 68870 km² è il più grande tra i laghi Africani ed il secondo lago d’acqua dolce al mondo (il primo è il lago Superiore tra Stati Uniti e Canada). Si divide tra Uganda, Tanzania e in piccola parte Kenya e pensate che al suo interno ci sono la bellezza di ben 3000 isole.

Una volta arrivati, abbiamo fatto una passeggiata al The Marina, ristorante e centro congressi affacciato sulle sponde del lago, tra piccoli animali, fiori e piante di ogni genere. Avendo poco tempo a disposizione, ci siamo accontentati del meraviglioso panorama sul lago, ma è possibile fare escursioni in barca ed ammirarne la fauna oltre che visitarne alcune delle isole davvero incontaminate.

Tornati a Kampala, un nostro conoscente ci aspettava per mostrarci la parte della città più in crescita: nuovi quartieri, moderni, curati e strutture alberghiere.

Tra queste abbiamo avuto l’opportunità di visitare il Kampala Serena Hotel uno dei migliori 5 stelle hotel di Kampala.

Posizionato nel centro di Kampala offre un servizio eccellente in una cornice elegante ispirata alla natura rigogliosa ugandese ed immersa nel verde. La struttura è anche un importante centro congressi internazionale e non mancano una piscina esterna, palestra, ristoranti e bar.

Il costo di una camera matrimoniale Deluxe per due persone si aggira sui 190 euro compresa di colazione.

Successivamente ci siamo diretti verso un nuovo quartiere residenziale, costituito da delle vere e proprie ville, da poco terminate con giardino e molto spaziose. Sembrava quasi di aver cambiato completamente località come se tutto ciò che avevamo visto nei giorni precedenti fosse in un’ altra parte del mondo eppure era quasi dietro l’angolo.

Girando per Kampala, riflettevo sulle contraddizioni di questa città, dove povertà e lusso convivono sfacciatamente sotto lo stesso cielo. E mentre malinconica me ne sarei andata la mattina successiva, il mio sguardo continuava ad osservare quel luogo, la ricca vegetazione, il traffico nelle strade di terra rossa, e i bambini ai bordi della strada.

In ogni viaggio si apprezza soprattutto quando sta per terminare… a presto Uganda, la Tanzania mi aspetta.

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